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La banda dei furti e della droga a Gela, misure cautelari per sette giovani - Nomi e foto

GELA. A Gela gli agenti del commissariato di Polizia hanno eseguito sette provvedimenti cautelari nei confronti di altrettanti componenti di un gruppo (nomi e foto) accusato di spaccio di stupefacenti e di numerosi furti contro aziende agricole e settori operativi comunali.

Al centro il popoloso quartiere Sant’Ippolito di Gela, trasformato in una piazza per lo spaccio di stupefacenti. E’ quanto hanno scoperto gli agenti del commissariato di Gela, coordinati dal vice questore Francesco Marino, che hanno sgominato la gang.

In manette sono finiti Cristofer Luca Tasca, 24 anni e Fabio Crisci, 25 anni, agrigentino. Arresti domiciliari invece per i gelesi Baldassare Nicosia, 34 anni e Gaetano Marino, 33 anni. Sono stati invece sottoposti all'obbligo di firma i gelesi Francesco Salafia, 27 anni, Calogero Minardi, 35 anni e Orazio Valentino, 59 anni. Nel mirinio è finito per l’appunto il quartiere Santt’ippolito, a ridosso della via Francesco Crispi.

L’inchiesta è iniziata nel 2015, seguendo i movimenti di uno spacciatore. Monitorando i suoi contatti, gli inquirenti hanno scoperto la presenza di una banda che spacciava. Fra i clienti, buona parte erano soprattutto minorenni. Si spacciava dalla cocaina alla marijuana fino all’hashish. Droga utilizzata anche dagli stessi indagati per uso personale. Il linguaggio era criptato. Si chiamava “bambolina”, oppure “andiamoci a prendere un caffè” o “andiamo in pasticceria”.

C’era poi anche chi, si dedicava ad effettuare furti nei due cimiteri della città. Venivano rubati lumini, portafotografie, statuette. Il tutto per accumulare rame che poi veniva rivenduto.

I principali spacciatori di cocaina erano Baldassarre Nicosia, con precedenti per associazione di tipo mafioso, reati contro il patrimonio, l'incolumità pubblica, la persona, ami e reati in materia di stupefacenti e Tasca Cristofer Luca, soprannominato Luchino, con precedenti per reati contro il patrimonio, l'incolumità pubblica ed in materia di stupefacenti.

I principali spacciatori di hashish erano invece oltre a  Cristofer Luca Tasca, Calogero Minardi, alias “Caloriu u baullaru”, con precedenti per reati in materia urbanistica, contro l'onore, la persona ed il patrimonio; Gaetano Marino, alias “Tanu u nivuru”, già sorvegliato speciale con precedenti per associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, porto abusivo di armi, spaccio di sostanze stupefacenti ed altro e Francesco Salafia, detto “Ciccio u Squalo”.

Nel corso dell’indagine, la Polizia ha documentato e riscontrato circa 100 cessioni di sostanze stupefacenti, ben 20 delle quali nei confronti di minorenni, 9 furti nei due cimiteri della città e 3 furti ai danni di aziende agricole gelesi.

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