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Furti e rapine a Gela, la polizia ferma una banda di romeni

GELA. Sono sfuggiti alla cattura e vengono attivamente ricercati due dei cinque romeni identificati dalla polizia come i componenti della banda che per mesi ha creato allarme a Gela compiendo rapine, furti in abitazioni e in esercizi commerciali, e ricettando poi la merce, spesso rubata su commissione.

Un paio di «colpi» vengono definiti eccellenti perché eseguiti all’interno di una chiesa, nella parrocchia «Madonna delle Grazie», dei frati cappuccini (furono asportati oggetti sacri di valore), e in una scuola elementare, la «Luigi Capuana» del quartiere «Caposoprano», dove furono rubati numerosi computer.

Nello scorso mese di maggio, uno dei due romeni che si erano introdotti nell’alloggio di una coppia di anziani, picchiandoli selvaggiamente, fu arrestato dagli agenti del commissariato dopo un lungo inseguimento per i tetti del centro storico.

Il covo della banda si trovava nel rione «San Giacomo» dove risiede una nutrita comunità di connazionali degli indagati. I provvedimenti restrittivi eseguiti riguardano Mihai Cosmin Hutanu, di 30 anni, Marius Ciprian Maftei, di 24, e un minorenne, A.T.P., di 17 anni, tutti con precedenti penali specifici. A una loro connazionale avrebbero incendiato il portone di casa per vendicarsi di un torto subito e per intimidirla.

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