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Aggredì l’ex fidanzata e la madre, giovane di San Cataldo resta rinchiuso in carcere

SAN CATALDO. Non più rapina, ma furto in casa. Ma la riqualificazione dell’ipotesi di reato, adesso meno pesante, non gli è valsa ad ottenere il colpo di spugna all’ordinanza di custodia cautelare che da una ventina di giorni lo inchioda in carcere.

In cella era e in cella rimane il ventitreenne Michele Luca Giglio (assistito dall’avvocato Massimiliano Bellini) che due settimane e mezzo fa è stato arrestato per una burrascosa storia che ha fatto scattare a suo carico le accuse di stalking, rapina e lesioni personali aggravate.

Ma adesso il tribunale del riesame, nel rigettare l’istanza di revoca della misura cautelare, tuttavia ha rimodulato una delle contestazioni a carico del ragazzo: da rapina a furto.

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