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Disservizi per l'acqua a Gela, la protesta del sindaco: "Ora basta"

Domenico Messinese

GELA. Tariffe alte, interruzioni a raffica, acqua insufficiente e di scarsa qualità a Gela, dove il sindaco Domenico Messinese, stanco di questa situazione, ha convocato oggi in municipio Siciliacque, Caltaqua, l’Ato Idrico, l’Asp e la Protezione Civile per sottoporre loro una serie di questioni aperte relative alla sicurezza e alla salute degli utenti.

«Negli ultimi mille giorni di erogazione dell’acqua - ha denunciato, Messinese - ho dovuto firmare per circa 270 giorni ordinanze di divieto all’uso alimentare delle risorse idriche, gran parte delle volte per la torbidità superiore al limite consentito dalle norme». Il sindaco ha ammonito i gestori delle risorse e della distribuzione dicendo: «Non siamo più disposti a subire simili disservizi».

A Gela da tempo la gente e le stesse forze politiche chiedono la rescissione unilaterale del contratto di distribuzione col concessionario 'Caltaquà per le "inadempienze numerose e palesi del gestore» ed in molti rivendicano la restituzione di quanto pagato in bolletta e il risarcimento dei danni subiti. Siciliacque (fornitore delle risorse idriche) parla di compensazioni unilaterali per gli utenti ma il sindaco ha preteso il proprio coinvolgimento nei prossimi tavoli tecnici, già convocati sull'argomento al dipartimento regionale delle acque. La conferenza di servizi odierna è servita anche per fare il punto sulla pulizia dei principali canali di scarico fognario della città, sul ripristino della capacità d’invaso delle dighe e sulla loro affidabilità per la sicurezza dei cittadini.

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