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Gioielliere subisce due rapine in anno: "Basta, vado via da Gela"

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GELA. Due grosse rapine subite in un anno, col negozio completamente svaligiato in entrambe gli episodi, hanno indotto un gioielliere di Gela, Rosario Gueli, a prendere la decisione di chiudere l'esercizio e andar via dalla cittadina.

"Vado ovunque - dice il commerciante - Rimanere a Gela non ha senso, qui sembriamo abbandonati al nostro destino". La prima rapina è avvenuta a febbraio, la seconda stamattina all'orario di apertura. Cinque uomini incappucciati e armati lo hanno sorpreso mentre, con la cassaforte aperta, stava curando l'esposizione dei gioielli nella vetrina del negozio che sorge in via Cairoli, nel centro storico gelese.

L'uomo è stato aggredito e picchiato dai rapinatori che poi sono fuggiti "indisturbati come a febbraio - dice Gueli - quando scattò l'allarme ma invano".

Solidarietà a Gueli è stata espressa dal presidente locale della Confcommercio, Francesco Trainito, il quale ha manifestato "seria preoccupazione per la sicurezza di questa città non più garantita - scrive, Trainito - né da un sistema di videosorveglianza efficiente né dalle forze dell'ordine". Trainito ipotizza la richiesta di un intervento dell'esercito a garanzia dell'ordine pubblico.

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