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Carcere duro al boss di Cosa nostra a Riesi: il capomafia si appella ai giudici di Roma

RIESI. «Carcere duro» al boss di Riesi. Ancora. Per altri due anni. Un regime a cui si trova già sottoposto da oltre tre lustri e forse anche più. Ora la scure è tornata a pendere ancora sul suo capo.

La richiesta ha per obiettivo il capomafia di Riesi, il sessantatreenne Pino Cammarata (assistito dall’avvocato Vincenzo Vitello). Colui che ha stretto lo scettro di Cosa nostra riesina tra le mani, con al suo fianco i suoi fratelli. Già i «fratelli terribili», come sono stati ribattezzati negli anni.

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