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Caltanissetta, chiedono la messa in prova per evitare la possibile condanna

CALTANISSETTA. Evitare il processo passando per la messa alla prova. Per regolare il conto con la giustizia per una violenta aggressione che, in origine, ha fatto scattare a loro carico l’accusa di tentato omicidio. Imputazione che poi è stata rimodulata in lesioni aggravate. Per un’indagine che ha inglobato in una prima fase sette nomi. Cinque di quelle posizioni sono state poi archiviate. In cinque, coloro che hanno ottenuto l’accantonamento delle loro posizioni, erano indagati solo per rissa.

È andata avanti, invece, l’inchiesta per il trentunenne Cristian Cusimano (difeso dagli avvocati Raffaele e Riccardo Palermo) e il ventisettenne Umberto Guarnaccia (difeso dall'avvocato Giuseppe Panepinto) gli stessi che adesso hanno chiesto la messa alla prova. I soli per i quali nell’aprile di cinque anni fa sono scattati due provvedimenti cautelari, a quel tempo per tentato omicidio e in più a Guarnaccia erano stati contestati anche le minacce e lo stalking alla compagna.

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