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Colpito al torace da un palo d'acciaio, operaio gelese muore ad Ascoli

GELA. Era tornato a casa per le vacanze di Natale che aveva trascorso con la moglie e la sua bambina. Poi era ripartito alla volta di Ascoli Piceno. Ieri la terribile e sconvolgente tragedia. Gianluca Caterini, aveva soli 28 anni eppure era già un gran lavoratore con alle spalle una famiglia da mantenere. È morto sul lavoro, lontano dalla sua città, dai suoi affetti più cari, dalla moglie e dalla figlioletta, lontano dai suoi genitori, mamma Silvana e papà Marco, lontano dall’adorato fratello Pierluigi.

L’operaio gelese era convolato a nozze ancora ragazzino, cinque anni fa. Quella di ieri doveva essere una giornata di festa. Era il compleanno proprio del padre di Gianluca. Poco dopo l’ora di pranzo è arrivata la drammatica notizia. Gianluca lavorava ad Ascoli Piceno, per conto della “Sicilsaldo”, un’azienda gelese con cantieri sparsi in tutto il mondo. Insieme ad altri suoi colleghi, era impegnato nella realizzazione della rete del metanodotto nella zona industriale di Ascoli Piceno, all'altezza della frazione di Villa Sant'Antonio.

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