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Sospesi i blocchi alla raffineria Eni di Gela: via alle trattative

GELA. Rimossi provvisoriamente i blocchi ai cancelli della raffineria di Gela da parte dei lavoratori edili della ditta «Turco costruzioni», che da quasi tre settimane protestano contro il licenziamento di 36 loro colleghi e per il mancato pagamento di stipendi arretrati. Come sollecitato dal prefetto di Caltanissetta, Maria Teresa Cucinotta, e come auspicato da Sicindustria e Legacoop, le cui aziende dell’indotto Eni si dicevano ormai vicini al default, è giunto l’atteso gesto di disponibilità da parte di operai e sindacati.

La tregua scattata stamani ha permesso il rientro in fabbrica dei dipendenti chimici e delle altre imprese appaltatrici con la conseguente ripresa dei lavori di costruzione della «green refinery». Ma la definitiva soluzione della vertenza è legata alle risposte, sul piano occupazionale, che si attendono dal tavolo di negoziato tra le parti in corso in prefettura.

Le maestranze in lotta intendono ritornare ai blocchi stradali se non otterranno l’assunzione, nelle altre imprese edili dell’indotto, dei 36 operai licenziati dalla "Turco costruzioni» perché ritenuti in esubero.

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