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Un gasdotto tra Gela e Malta, oggi la presentazione del progetto

GELA. Partendo da Gela, un gasdotto sottomarino di 151 km collegherà la Sicilia a Malta allo scopo di «implementare la connessione alla rete gas trans-europea per porre fine all’isolamento energetico maltese». Lo prevede un progetto d’interesse comune dell’Ue, proposto dal governo de La Valletta, che il sindaco di Gela, Domenico Messinese, e la sua giunta hanno condiviso e sostenuto politicamente nel corso di ripetuti incontri bilaterali «per favorire lo sviluppo economico e occupazionale».

I promotori, che l’hanno anticipato ieri alla stampa, lo illustreranno in una «consultazione pubblica» oggi, alle 14, nell’auditorium del consorzio per l’area industriale, per poi presentarlo a Roma al ministero dello Sviluppo economico e al "Planning Authority" di Malta, per le relative autorizzazioni di costruzione e di esercizio.

Il gasdotto Sicilia-Malta avrà una portata di 232 mila metri cubi/ora e consiste in una condotta di diametro di 22 pollici (56 centimetri), che si realizzerà tra Gela e la cittadina maltese di Delimara. Il progetto collegherà così l’isola dei cavalieri alla rete europea del gas, sostituirà il gas liquido per la produzione di energia elettrica e contribuirà alla flessibilità del sistema energetico maltese in quanto offrirà nel futuro la possibilità (tramite i rigasificatori) di invertire i flussi di metano, passando da importatrice a esportatrice di gas.

Dal 2004 Gela è collegata alla Libia attraverso un gasdotto off shore denominato GreenStream, della lunghezza di 520 km, capace di trasportare in Italia 8 miliardi di metri cubi di metano all’anno.

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