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La tragedia di Niscemi, emergono nuovi particolari

Anthony Mangiapane

Continuano serrate le indagini di polizia e carabinieri, coordinati dalla procura di Gela, per fare piena luce sul grave fatto di sangue di giovedì pomeriggio, conclusosi con il ferimento di un giovane del luogo e con il suicidio dello sparatore.

A togliersi la vita è stato il disoccupato Antonino «Anthony» Mangiapane, 24 anni, il quale – a conclusione di un’animata discussione in merito a una ragazza di cui si era invaghito, ha esploso tre colpi di una grossa pistola calibro 9x21 contro Gaetano Calogero Fidone, 19 anni, suo conoscente, ferendolo fortunatamente in maniera lieve a un piede. Intanto, i familiari del morto sono in attesa della consegna della salma in attesa della decisione della Procura gelese di autorizzare o meno la perizia necroscopica.

Sul fronte delle indagini, che avrebbero chiarito la dinamica e la motivazione del duplice delitto, c’è il massimo riserbo da parte degli investigatori che rispettano scrupolosamente la consegna del silenzio. Si ritiene che l’esplosione della furia omicida del giovane Mangiapane, conosciuto in paese come una persona mite e dedita al volontariato sociale, sia avvenuta a seguito di un chiarimento con il ferito.

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