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Alluvione a Niscemi, nessun indennizzo dopo 21 anni: il sindaco scrive a Conte

Terreno spaccato a metà dopo l'alluvione di Niscemi del 97

La terribile frana del 12 ottobre del 1997, a distanza di 21 anni, è ancora una ferita aperta per la comunità niscemese. In quell’occasione, il devastante dissesto idrogeologico tagliò in due il quartiere meridionale di Sante Croci, distruggendo tante case e l’omonima chiesa.

Oltre un centinaio di famiglie rimasero senza tetto e ancora oggi il rione Sante Croci è ora un quartiere fantasma, in attesa di una bonifica completa che sembra si sia arenata nei meandri della burocrazia dello Stato italiano.

Per questo motivo il sindaco Massimiliano Conti ha scritto una vibrante lettera al presidente del Consiglio Giuseppe Conte, al presidente della Regione Nello Musumeci e ai Dipartimenti nazionale e regionale di Protezione civile, chiedendo la definizione delle demolizioni degli immobili rimasti danneggiati, nonché dei risarcimenti spettanti agli aventi diritto.

L'articolo completo nell'edizione di Caltanissetta del Giornale di Sicilia.

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