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Gela, colpo alle casse del clan Emmanuello: confiscati 800mila euro a un imprenditore

Beni di sospetta provenienza illecita per un valore di oltre 800 mila euro sono stati confiscati dalla guardia di finanza a un imprenditore di Gela, Crocifisso Di Gennaro, di 35 anni, su disposizione della "sezione misure di prevenzione" del Tribunale di Caltanissetta. Nel 2010, l'indagato fu arrestato con altri 35 presunti complici in un'operazione antimafia denominata "Family Market", che riguardava una ramificata organizzazione di trafficanti di droga in attività tra Gela e le province di Catania, Palermo, Mantova, Milano, Brescia e Frosinone.

Gli inquirenti hanno sempre indicato il Di Gennaro come il promotore e l'organizzatore dei traffici illeciti, gestiti per conto del clan Emmanuello di "cosa nostra". Le successive indagini sul fronte patrimoniale svolte dalle "fiamme gialle" al fine di aggredire i patrimoni illecitamente accumulati, hanno permesso di accertare una disponibilità di beni della famiglia dell'indagato del tutto sproporzionati rispetto alla capacità reddituale dichiarata. In particolare è stato confermato il possesso di immobili "sfarzosamente arredati - scrivono gli inquirenti - rapporti bancari e beni mobili, falsamente intestati a terzi grazie ad atti di compravendita fittizi e simulate donazioni, ma che di fatto erano sempre restati nella piena disponibilità del gelese".

Il tribunale nisseno ha perciò disposto il sequestro dell'intero patrimonio costituito da tre immobili, un complesso aziendale, un terreno, tre rapporti bancari e un'autovettura di lusso.

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