Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Sanremo, in finale Scanu e Pupo, Emanuele Filiberto e Luca Canonici

I telespettatori hanno ripescato l'ex di Amici e l'insolito trio ed eliminato definitivamente Nino D'Angelo, Cutugno e i Sonohra. Tony Maiello e Jessica Brando passano nella categoria Giovani. Serata dedicata alle canzoni italiane più popolari interpretate da Carmen Consoli, Edoardo Bennato, Massimo Ranieri, Fiorella Mannoia

Sanremo. In finale Valerio Scanu e il trio composto da Pupo, Emanuele Filberto e Luca Canonici. A casa Nino D'Angelo e Maria Nazionale e Cutugno e i Sonohra. Per i Giovani invece passano Tony Maiello e, con gran sollievo di Raiuno, Jessica Brando che, per i calcoli sbagliati della scaletta, essendo minorenne, non aveva potuto esibirsi dal vivo, visto che avrebbe dovuto salire sul palco dopo la mezzanotte. Per raccogliere i voti è stata sufficiente la messa in onda del video delle prove. La serata organizzata per festeggiare i 60 anni del Festival ha messo insieme grandi canzoni, verdetti e quel po' di giallo che al festival non manca mai.
Che Valerio Scanu venisse ripescato era più che prevedibile, tanto più che stasera cantava insieme ad Alessandra Amoroso e il popolo di 'Amici' era chiamato alla mobilitazione. Meno scontato il ripescaggio di Pupo, Emanuele Filiberto e Luca Canonici, accolto dai fischi della platea dell'Ariston.
La serata è vissuta degli omaggi che alcuni protagonisti della italiana hanno fatto alle canzoni che rappresentano la storia del festival. Fiorella Mannoia, elegante come sempre, si è mossa tra 'E se domani' (1964) e i Negramaro di 'Estate'; Miguel Bosè ha riletto 'Non ho l'eta". Edoardo Bennato ha dato una veste rock a 'Ciao amore ciao', ultimo atto della carriera di Luigi Tenco; Massimo Ranieri ha ottenuto un trionfo personale con 'Io che non vivo senza te' di Pino Donaggio e la sua 'Perdere l'amoré; Carmen Consoli è tornata indietro fino a 'Grazie dei fiori' e poi ha accolto Nilla Pizzi, giustamente omaggiata dal festival all'età di 91 anni.
Riccardo Cocciante ha dilatato i suoi tempi con una versione di 'Nel blu dipinto di blu' che per i toni era l'opposto del rivoluzionario swing di Modugno e con un estratto delle sue opere 'Notre dame de Paris' e 'Romeo e Giulietta', Francesco Renga era perfettamente a suo agio con 'La voce del silenzio' e 'L'immensita" e ha trovato anche il modo di dedicare alla figlia della Clerici 'Angelo', il pezzo con cui ha vinto nel 2005.
Poi la sfilata dei Giovani con il giallo mancato del video di Jessica Brando. Com'era prevedibile il televoto ha penalizzato Nino D'Angelo e Maria Nazionale e Cutugno (nonostante il duetto con Belen); meno scontata era l'eliminazione dei Sonohra, che d'altra parte avevano un pezzo deboluccio.
Volendo sintetizzare, in questa serata c'é stata una summa di Sanremo: canzoni storiche e brutte melodie, veterani e ragazzini, imprevisti, gialli, ripescaggi, eliminazioni. Il tutto aspettando la finale.

Caricamento commenti

Commenta la notizia