PALERMO. Tv: da oggi l'Italia è tutta digitale. Alla mezzanotte tra ieri ed oggi la Rai ha spento definitivamente gli impianti di emissione analogica sul Montepellegrino passando al digitale e questo ha dato l'avvio allo «switch off» da parte di tutte le emittenti che hanno ottenuto una frequenza, sia quelle nazionali che quelle locali.
Tgs già meno di un'ora dopo la mezzanotte era già ricevibile sul canale 15 del digitale terrestre. E sul canale 815 si poteva già ascoltare Rgs. Già nel corso della notte Tgs ha attivato i ripetitori di Montepellegrino e nel corso della mattinata di oggi i tecnici stanno facendo partire quelli di Altofonte, Sferracavallo, Cefalù e Isola delle Femmine. Nel pomeriggio toccherà a quelli di Termini Imerese e di Pollina. Si conclude così un processo cominciato, concretamente in Sicilia l’11 giugno scorso con il progressivo passaggio dall’analogico al digitale nelle dieci zone in cui è stata suddivisa l'Isola, l'ultima regione italiana a dire addio al vecchio sistema.
Giovanni Pepi è il condirettore responsabile del Giornale di Sicilia ma anche di Tgs ed Rgs. «Il nuovo sistema di emissione - spiega - offre una serie di opportunità che possono solo portare beneficio alla qualità e alla quantità dell’informazione. Per questo le due strutture tecniche si sono attrezzate per tempo allo scopo di garantire agli utenti un passaggio quanto più semplice possibile».
Col digitale terrestre, chi ha avuto assegnata una frequenza può disporre di sei canali differenti. Vuol dire che oltre alla normale programmazione possono essere sviluppati canali tematici (sport, spettacolo, cultura, economia) e strumenti interattivi tra l'emittente e i suoi telespettatori. «È ancora presto - dice - per sviluppare a livello di progetto concreto queste opportunità su Tgs e su Rgs. Siamo ben consapevoli delle possibilità che si aprono ma ci vorrà un po’ di tempo perché lo strumento tecnico vada del tutto a regime. Poi c’è da aspettare quale sarà la risposta del mercato e ciò per mettere a punto un’offerta che incontri il favore del telespettatore e ne intercetti la domanda».
L'avventura del digitale si è sviluppata nel Paese a partire dal 2010 ed è stata l’occasione per «svecchiare» il parco televisivo nazionale visto che tutti gli apparecchi televisivi costruiti oltre il 2009 sono muniti obbligatoriamente di un decoder digitale incorporato. Naturalmente non sono mancati i problemi soprattutto nelle zone di confine tra le regioni italiane. Ma, alla fine, pare che il sistema sia entrato in funzione senza troppi inconvenienti. Tgs ha addirittura anticipato lo switch off e in molte zone già da settimane offre la ricezione in digitale insieme con quella analogica. Ciò ha consentito ai tecnici dell'emittente di testare il passaggio per entrare subito a regime.
L'utenza, a giudicare dalle mail ricevute in queste settimane da Tgs, sembra abbastanza pronta a gestire la novità. D'altra parte nella stragrande maggioranza dei casi, la sintonizzazione dei vari canali del telecomando avviene automaticamente ed è riportata sulla guida che si può leggere sullo schermo selezionando questa funzione. L'avvento del digitale è servito anche a svecchiare i tetti italiani dalle antenne vecchie e mal funzionanti. E nelle zone dove il segnale digitale non arriva, ecco Tvsat, un consorzio tra Rai e Mediaset che trasmette da satellite tutti i canali in chiaro del digitale terrestre.