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Se Raoul Bova si scopre genitore... all’improvviso

Anteprima del film «Buongiorno papà» il 5 marzo in quattro sale siciliane. Inviti disponibili per i lettori del Giornale di Sicilia. Per ottenerlo collegarsi al link http://www.invitianteprime.it/buongiornopapa/sicilia

PALERMO. Un Raoul Bova bello, single e sciupafemmine sta arrivando al cinema. È lui, infatti, Andrea, il protagonista di Buongiorno papà, il film diretto da Edoardo Leo e distribuito da Medusa, in uscita il 14 marzo. L'anteprima del film è prevista il 5 marzo (ore 20.30) in quattro sale siciliane. I lettori del Giornale di Sicilia potranno ottenere un invito valido per due persone collegandosi al seguente link http://www.invitianteprime.it/buongiornopapa/sicilia. I cinema coinvolti nell'iniziativa sono l'Uci Cinemas di Palermo al Forum (30 inviti), The Space Etnapolis di Belpasso (Catania, 35 inviti), l'Uci Cinemas di Messina (15 inviti) e l'Uci Cinemas di Catania (35 inviti).
La commedia parte da un imprevisto, da un avvenimento inaspettato, semplice, eppure dirompente. Andrea, affermato professionista, scopre di essere padre di un'adolescente con nonno fricchettone (Marco Giallini) al seguito. Non solo: i due si stabiliscono a casa sua. Una roba mica da ridere per uno assolutamente concentrato su se stesso. «L'evento di per sé eccezionale, cioè un'insaputa paternità, è lo spunto per raccontare una storia su una generazione di mezzo. Quei 35-40enni che vivono ancora come ragazzi, che si sentono ancora figli, lontani dall'idea di assumersi responsabilità, di metter su una famiglia e, soprattutto, di diventare genitori», spiega Leo, alla sua seconda regia —. Ho scelto di lavorare su questa sceneggiatura per una naturale attrazione per le storie che riguardano i nuclei familiari e le dinamiche che si scatenano quando un evento rompe gli equilibri e disinnesca abitudini, modi di vivere e relazioni cristallizzate».
La girandola è sempre quella che più volte il cinema in questi anni ha fatto roteare: giovani uomini che tentano disperatamente di restare ragazzi, uomini più avanti negli anni che vogliono sentirsi giovani a tutti i costi. E adolescenti che, invece, cercano, e pretendono, punti di riferimento solidi. E non li trovano più.

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