ROMA. Nessuno è fedele in questa commedia dei sentimenti dove, al di là di tradimenti e trasgressioni, alla fine la vita va avanti e certi valori, come la famiglia, si fa di tutto per preservarli. "Maldamore" di Angelo Longoni, nelle sale da giovedì distribuito da Bolero in 250 copie, racconta insomma di traditori e traditi che a loro volta diventano traditori. Come se il tutto fosse inevitabile. Anzi fosse giusto. Nella vita di due coppie, ovvero Veronica (Ambra Angiolini) e Marco (Luca Zingaretti) e Paolo (Alessio Boni) e Sandra (Luisa Ranieri), una banale coincidenza, un interfono per bambini lasciato acceso per sbaglio fa precipitare tutto. Mentre nella stanza i cognati Marco e Paolo si raccontano, dall'altra parte della casa Veronica e Sandra vengono a sapere di avere un problema di corna. Ma è proprio vero che queste due donne sono tanto diverse dai loro mariti? Frase di riferimento di questo film quella di Platone tratta dal Simposio:«Soltanto l'amante può giurare e avere il perdono degli dei, se trasgredisce un giuramento: dicono infatti che un giuramento d'amore non ha valore». «L'amante crede nel giuramento dell'amore - spiega in conferenza stampa il regista -, ma è il solo. E questo è tanto più vero che neppure gli stessi Dei credono nel valore di questo giuramento. Credo - aggiunge Angelo Longoni - che le coppie stabili per sopravvivere devono trasformarsi, ma questo è un film che non parla solo di tradimenti, ma anche della capacità di perdonare». Alessio Boni che nel film è il traditore che si scopre, solo dopo, tradito, spiega la sua personale idiosincrasia verso il matrimonio: «Nella vita secondo me ci sono più sfumature nei sentimenti. Anche per questo io non ho mai creduto nella contrattualizzazione dell'amore. Se fossi un credente lo farei, ma farlo per contratto non lo capisco». Per Zingaretti:«in una coppia le corna non sono certo la cosa peggiore che possa capitarti. Peggio è se ti ritrovi in coppia a non guardarti mai». Mentre Ambra sottolinea:«Per certe coppie come quella che mi vede protagonista nel film, il tradimento ci sta tutto. È una coppia che ormai somatizza il proprio disagio. Va detto che con Maldamore abbiamo sdoganato il tradimento, lo abbiamo liberato dagli armadi». La Ranieri invece confessa:«non so come mi comporterei di fronte a un tradimento, ma si può ripartire se davvero ci si vuole bene». Alla fine, parole rassicuranti arrivano dal regista, attore e scrittore milanese: «Nell'amore la forma più alta di intelligenza è la bontà, questo è quello che mi ha insegnato mia moglie», l'attrice Eleonora Ivone. Nel cast del film, costato 1.750.000 euro e prodotto da Maria Grazia Cucinotta, Giovanna Emidi e Silvia Natili, oltre i camei della stessa Cucinotta e di Claudia Gerini, la partecipazione di Eugenio Franceschini, Miriam Dalmazio, Eleonora Ivone, Ettore Bassi, Adolfo Margiotta. Le musiche sono di Sergio Cammariere.