ROMA. «Non volevo essere cinico, ma caso mai divertente. E poi che dire della politica di oggi?». Così un divertito Bertrand Tavernier a Roma ha presentato la sua prima commedia "Quai d'Orsay", film d'apertura di Rendez-Vous, ovvero la quarta edizione della rassegna itinerante del Nuovo Cinema Francese. Di scena la vita da ministro degli esteri di Dominique de Villepin, tra il 2002 e il 2004, sotto il governo dell'ex presidente francese, Jacques Chirac, questa l'ispirazione del film adattamento dell'omonimo fumetto di successo pubblicato nel 2010 dello sceneggiatore Abel Lanzac (pseudonimo di Antonin Baudry , membro di gabinetto di de Villepin al ministero degli Esteri) e del disegnatore Christophe Blain, circa 500.000 copie vendute Oltralpe. Il protagonista del film e del romanzo ricalca in tutto Dominique de Villepin, ma ha un nome di pura finzione, Alexander Taillard de Worms, ed è interpretato dal comico Thierry Lhermitte, 60 anni ('La cena dei cretinì, 1998 di Francis
Veber). Il regista racconta con humor e realismo - i capitoli sono intervallati da massime di Eraclito - gli intrighi di palazzo del mondo politico francese: il quotidiano del ministero degli Esteri, le aberrazioni amministrative, il linguaggio pomposo e spesso sconnesso dalla realtà, oltre a gelosie e rivalità tra colleghi. Le riprese si sono svolte al Quai d'Orsay (durante la notte per non disturbare il personale), dove è stato anche ricostruito l'ufficio di de Villepin con gli stessi mobili. Ma anche all'Eliseo, all'Assemblea Nazionale e nelle sale dell'Onu a New York dove si è potuto ricreare lo storico e appassionato discorso che de Villepin tenne nel febbraio 2003, per opporsi alla guerra in Iraq. Un discorso dai toni lirici al quale l'immagine dell'ex ministro resta legata. Nel cast del film Julie Gayet (nota anche per la sua relazione con il presidente Francois Hollande) nel ruolo di Valèrie Dumontheil, una delle donne dello staff ministeriale.
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