NEW YORK. Edward Snowden, con quarant'anni di anticipo. Nel 1971 un gruppo di insospettabili "ruba-segreti" sollevarono il velo sull'America del "Grande Fratello". Un documentario, che ha debuttato in prima mondiale al Tribeca Film Festival, ha rivelato la straordinaria vicenda di quattro improbabili pacifisti americani che a Filadelfia, complice il match di boxe tra Muhammad Ali e Joe Frazier, svaligiarono un ufficio dell'Fbi alla periferia della città, portandone via le prove dello spionaggio di Edgar J. Hoover sui suoi concittadini. "1971", questo il titolo del film girato dalla regista Johanna Hamilton, è prodotto da Laura Poitras, la documentarista Premio Pulitzer per aver svelato sul Washington Post lo scandalo delle intercettazioni della Nsa. "La mia preoccupazione, prima di Snowden, era che il mio lavoro sarebbe stato giudicato come un pezzo di storia lontana. Pensarla così oggi è molto meno facile", ha commentato la regista sul palco del Tribeca. La regista aveva cominciato quattro anni fa a lavorare sulla vicenda della 'Citizen's Commission to Investigate the FBI': così si era auto-battezzata la 'Wikileaks' anni Settanta. Ne facevano parte quattro cittadini assolutamente insospettabili: un professore di fisica, un collega di religione, la moglie maestra di asilo, un amico tassista. William Davidson, John e Bonnie Raines, Keith Forsyth non vennero mai catturati e la loro identità finora è rimasta segreta. Quattro 'tranquilli americani', inviarono anonimamente i documenti più scottanti ad alcuni giornalisti, una dei quali, Betty Medsger, fece lo scoop pubblicandoli sul Washington Post. Tra i dossier svaligiati ce n'era uno che sollecitava gli agenti del Bureau a intensificare la pressione sui gruppi antiguerra del Vietnam "per alimentare la paranoia al loro interno e convincerli che dietro ogni cassetta della posta c'è un agente dell'Fbi". Ancor più scottante il memorandum contenente la misteriosa sigla Cointelpro: ci vollero anni prima che i media scoprissero che stava per Counterintelligence Program, il progetto fino ad allora segreto il cui obiettivo non era solo di spiare, ma soprattutto di "distruggere vita e reputazione" di leader dei diritti civili, organizzatori politici, individui in odore di comunismo. Davidson è morto l'anno scorso di Parkinson. Forsyth e gli altri non possono più essere processati per un caso che, cinque anni dopo, l'Fbi decretò chiuso. A differenza di Snowden, che ha scaricato centinaia di migliaia di file della Nsa su hard drive di computer, il gruppo di Filadelfia lavorò alla vecchia maniera: con spranghe di ferro per forzare le serrature, valigioni e auto col motore acceso per agevolare la fuga. Grazie al match di boxe Ali-Frazier nessuno notò i loro movimenti e a operazione finita andarono tutti per la loro strada, alcuni restarono impegnati nelle cause anteguerra. Altri, come i coniugi Raines, considerarono la rapina il loro ultimo atto di protesta: avevano tre figli piccoli e non avevano alcuna voglia di finire in carcere.
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