LOS ANGELES. C'è da chiedersi se George Lucas sia felice o meno del regalo che Disney, che due anni fa comprò la Lucas Film, gli farà per il suo 70esimo compleanno: la messa in produzione del settimo episodio della saga che negli anni Settanta decretò il suo successo da regista e produttore. Che Guerre Stellari si arricchirà di un nuovo capitolo non è notizia di ieri. Più recente è la conferma che faranno parte del cast del film, diretto da J.J. Abrams, le vecchie glorie del primo Guerre Stellari, da Harrison Ford/Han Solo, a Mark Hamill/Luke Skywalker, da Carrie Fisher/Principessa Leila a Peter Mayhew, il gigante di 2 metri e 21 di altezza che prestò il fisico a Chewbacca. George Lucas, che il 14 maggio compirà 70 anni e che due anni fa aveva accettato la proposta indecente di Disney per la
vendita del suo impero, sarà comunque coinvolto nel progetto. Ricoprirà il ruolo di consulente creativo. Sembra un po' il contentino, la carica onoraria che si concede al pensionato dopo una vita dedicata all'azienda, ma Lucas non ha certo di che lamentarsi. La sua carriera è stata piena di successi e svolte eccezionali, come quando Lucas si ritrovò ricco dal giorno alla notte per avere deciso di rinunciare al suo stipendio da regista in cambio di una percentuale sulle vendite del primo Guerre Stellari, nell'ormai lontano 1977. «Non fu un'operazione speculativa, anzi. Avevo scritto un copione troppo ampio, sapevo che non sarei riuscito a dire tutto con un solo film e così accettai un accordo che mi avrebbe permesso, se il primo film fosse andato bene, di continuare con gli altri due episodi. Andò bene». Talmente bene da farlo entrare nella lista dei 400 uomini più
ricchi d'America. Nel 2005 venne calcolato che il ritorno ottenuto da Lucas con Guerre Stellari, in termini di diritti e franchise, si aggirava sui 20 miliardi di dollari. Talmente bene da ottenere 7 Oscar e, naturalmente, da consentirgli la produzione degli altri due film tratti dall'originale copione: L'impero colpisce ancora (uscito nel 1980) e Il ritorno dello Jedi (del 1983). Dopo quell'enorme successo George Lucas diventa il Re Mida di Hollywood, capace di trasformare tutto quello che tocca in oro. Insieme all'amico Steven Spielberg dà vita a un'altra popolarissima saga, quella di Indiana Jones e ridefinisce la nozione di blockbuster al cinema, poi si dedica ai tre prequel di Guerre Stellari. Nel 1999 esce la Minaccia fantasma, nel 2002 L'attacco dei cloni e nel 2005 La vendetta dei Sith, manco a dirlo tutti grandissimi successi al botteghino. L'uscita di questo settimo episodio è prevista per il 2015. E forse il regalo di compleanno per Lucas è proprio questo: i prossimi film di Guerre Stellari non saranno suoi figli, ma suoi nipoti. Nonno Lucas potrà goderseli senza sobbarcarsi le responsabilità del genitore. Ruolo che peraltro dovrà ancora mantenere a lungo nella vita privata. Già padre di tre figli (Amanda, 33 anni, Katie 25 e Jett 21) adottati con la prima moglie, Marcia, il regista, a 69 anni suonati, è diventato padre per la quarta volta. Il 9 agosto scorso, Lucas e la seconda moglie, la produttrice Mellody Hobson, hanno dato il benvenuto a Everest Hobson Lucas, nata grazie alla tecnica dell'utero in affitto.
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