ROMA. La commozione di mamma Loren, abito nero e bordo di strass bianco, quando riceve il David speciale dal figlio Edoardo Ponti forse è uno dei momenti più belli di questa edizione 2014 dei David di Donatello che ha visto la vittoria come miglior Film andata a 'Il capitale umano' di Paolo Virzì, ma quella numerica a 'La grande bellezza' di Paolo Sorrentino che ottiene 9 statuette contro 7.
La manifestazione andata in diretta alle 19 su Rai Movie e in differita su Rai1 con la presenza inedita del ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini (erano anni che non succedeva) ha avuto la conduzione davvero disastrata di Paolo Ruffini, ma per fortuna un po' moderata da una sobria Anna Foglietta incinta in abito azzurro. La grande bellezza di Paolo Sorrentino vince miglior Regista; miglior Attore Toni Servillo (che da forfait); Scenografia (Stefania Cella); Costumista (Daniela Ciancio); Trucco (Maurizio Silvi); Acconciatore (Aldo Signoretti); Direttore Fotografia (Luca Bigazzi); Effetti Digitali (Paolo Trisoglio e Stefano Marinoni); e Produttore (Indigo Film). Tra i momenti difficili, battibecco tra Marco Bellocchio e Paolo Ruffini.
Quest'ultimo ricorda al regista il fatto di aver avuto una rassegna al Moma di New York e lui molto scocciato rivolto all'attore toscano dice "il Moma mi ha scoperto 50 anni fa non ieri". E non finisce qui. Paolo Sorrentino dà il David Speciale come distributore ad Andrea Occhipinti e maltratta pure lui Paolo Ruffini. Alla domanda il distributore cosa fa? Sorrentino replica: "Mette i film nei cinema e la gente li va a vedere". Grandi sconfitti 'Smetto quando voglio' di Sydney Sibilia (12 candidature), e Allacciate le cinture di Ferzan Ozpetek (11 candidature). Ma sconfitto anche lo scomparso Carlo Mazzacurati che ottiene soltanto il David Speciale ricevuto con una grande standing ovation alla Dear dove si è tenuta la manifestazione.
Tra le dediche più imbarazzanti quella di Paolo Sorrentino che ricevendo il premio per la Regia de 'La grande bellezza' dice: "Lo dedico a tutti i registi in sala, penso a Bellocchio, Scola, Rosi e Montaldo" dimenticando tanti altri registi presenti. La dedica più bella invece è quella di Paolo Virzì quando riceve il premio più ambito, quello di Miglior film: "Tutti gli anni celebriamo la morte e poi, subito dopo, la rinascita del cinema italiano. Io invece voglio dedicare questo premio ai 5 meravigliosi registi esordienti".
Infine delusione parziale anche per 'La mafia uccide solo d'estate' di Pif che da 8 candidature vince come miglior Regista Esordiente e si porta a casa anche il già assegnato David Giovane. Sul fronte della musica sbanca invece Song'è e Napule che conquista il David come Miglior Musicista che va a Pivio e Aldo De Scalzi e quello per la Miglior Canzone 'A verità. Tornando infine alla commozione della Loren, l'attrice baciata dal figlio non riesce a parlare ma non perde poi lo spirito quando il solito Ruffini gli fa una domanda non troppo apprezzata: "Mi sembra proprio una bischerata - dice rivolta al conduttore - e poi parla un dialetto che io non conosco".
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