PARIGI. Laetitia Casta come una giovane Segolene Royal, mentre muove i primi passi in politica negli anni della presidenza di Francois Mitterrand: l'attrice francese è la protagonista del primo film del regista Nicolas Castro, una commedia sulla generazione Mitterrand, appena uscito nelle sale di Francia con il titolo "Des lendemains qui chantent". E presto sarà Arletty in una fiction per la tv. «Il mio personaggio è Noemi, una giovane militante socialista che diventa consigliere di Mitterrand - racconta la Casta -. È ambiziosa, idealista, resta fedele a sè stessa fino alla fine. Per interpretare al meglio il personaggio mi sono ispirata a Segolene Royal da giovane». Come Noemi, infatti, anche l'ex candidata socialista alle presidenziali del 2007 contro Nicolas Sarkozy, è uscita dalla scuola di alta formazione francese Ena dove incontrò quello che sarebbe diventato il suo compagno e padre dei suoi figli (nel caso specifico Francois Hollande, l'attuale capo dell'Eliseo). E come Noemi anche Segolene iniziò la sua carriera politica sotto l'ala di Mitterrand che la nominò ministro agli Affari Sociali. Il film racconta le avventure di quattro ragazzi, Noemi, appunto, Leon (Pio Marmai) e Olivier (Gaspard Proust), due fratelli di cui, in epoche diverse, la bella protagonista si innamora, e Sylvain (Ramzy) il loro amico d'infanzia, e ripercorre un ventennio di storia di Francia dall'elezione presidenziale del 10 maggio 1981 fino alla clamorosa sconfitta del socialista Lionel Jospin nel 2002 (i due sfidanti per l'Eliseo furono quindi il leader di estrema destra Jean-Marie Le Pen e il presidente uscente neogollista, Jacques Chirac. «Tra i suoi 18 anni e 38 anni, Noemi perde l'entusiasmo e l'ingenuità della giovinezza, si veste in modo differente - osserva la Casta - Alla fine del film è in jeans e camicia: non è più costruita come quando lavorava con Mitterrand: non vive più nell'illusione, è realizzata». «Nel 1981 avevo tre anni - prosegue l'attrice -. Ero piccola ma ricordo la forza dell'emozione di quell'epoca. Mi è piaciuto rivivere attraverso la fiction il percorso della generazione Mitterrand». Per Nicolas Castro, Laetitia Casta è come «le attrici italiane di un tempo, da Sophia Loren a Monica Vitti: molto belle, con una bellezza che lascia spazio alla fantasia». Il suo film sulle speranze deluse della sinistra al potere, mescolando fiction e immagini d'archivo, «è attuale». «Ci sono similitudini con la storia recente - spiega il regista -. Ma il mio film non è militante e non ha la pretesa di dare lezioni». Intanto la Casta sta preparando un biopic per la televisione francese, su Arletty, nome d'arte di Leonie Bathiat (1898-1992), attrice francese culto, protagonista di "Les enfants du paradis" (Amanti Perduti) di Marcel Carnè con la sceneggiatura di Jacques Prevert, che fu incarcerata per avere avuto una relazione con ufficiale nazista. La fiction sarà diffusa su France 2 entro l'anno.