ROMA. A casa nostra alla Garbatella c'è posto per tutti basta bussare alla porta un posto a tavola non si nega a nessuno. Il problema è che poi non schiodano... Non faccio in tempo a rilassarmi che arriva sempre qualcuno. Si è vero avevo pensato di non fare la sesta stagione poi ho pensato al pubblico e la sceneggiatura mi ha convinto di più». Da lunedì 3 settembre in prima serata su Canale 5 per 12 puntate tornano i Cesaroni con la sesta stagione, più divertenti, ingombranti e pasticcioni che mai, per la famiglia della Garbatella capitanata come sempre da Claudio Amendola (che la scorsa stagione ha debuttato dietro la macchina da presa con un film bello, ironico e carico di umanità La mossa del Pinguino ndr) l'imprevisto è sempre in agguato tra addii e new entry non mancheranno colpi di scena, nuovi amori, ritorni dal passato offre maggiore spazio a temi come: l'amore, l'omosessualità, il rapporto tra fratelli, la malattia, l'impegno nel sociale e l'eco-sostenibilità.
Amendola (Giulio Cesaroni) diventa quest'anno il cuore pulsante intorno a cui ruotano tutte le storie. L'attore romano in una conversazione con l'ANSA alla vigilia del debutto della nuova stagione della serie prodotta da Publispei per Rti per la regia di Francesco Pavolini, racconta Giulio dopo la partenza di sua moglie Lucia (Elena Sofia Ricci), temporaneamente a New York per aiutare la figlia Eva (Alessandra Mastronardi) e per fare la nonna, si trova da solo a gestire l'intera famiglia: "È un pò un ritorno alle origini, perchè nella prima stagione de i Cesaroni prima di incontrare Lucia ero solo con i figli piccoli, e adesso anche se sono più adulti e spesso lontani torno ad avere con loro e con i miei fratelli un rapporto più intenso, insomma una famiglia che quest'anno non farà sconti a nessuno. Ma la novità della serie sarà l'arrivo di Christiane Filangeri: Sofia è una vicina che si trasferisce alla Garbatella, è un'affascinante quarantenne che ritorna a Roma dopo vent' anni, insieme ai suoi tre figli Nina (Margherita Vicario), Irene (Mihaela Dorlan) e Ivan (Riccardo Russo), peccato che la conoscevo già... avevamo avuto da ragazzini un piccolo flirt.... ne succederanno delle belle ma non sveliamo troppo perchè senno il pubblico che se vede???.
Oltre agli altri figli di Amendola ovvero- Rudi (Niccolò Centioni), ormai universitario e ancora innamorato della sorellastra Alice (Micol Olivieri), e Mimmo (Federico Russo) - Ecco Cesare (Antonello Fassari) in crisi con Pamela (Claudia Muzii), e Augusto (Maurizio Mattioli) che, dopo aver girato il mondo in lungo e in largo, decide di mettere radici proprio lì, a casa del fratello. Quest'anno Giulio si fa carico insomma »dei problemi di tutti anche di quelli degli amici, che in casa Cesaroni sono più che parenti. La prima ad aver bisogno di una spalla su cui piangere è Stefania (Elda Alvigini) che, dopo essere stata abbandonata da Ezio (Max Tortora), si ritrova single a quaranta anni «Ovviamente odia tutti gli uomini, quindi in una famiglia dove gli adulti sono tutti maschi sarà dura. Stefania è inacidita e inizierà una vera e propria crociata contro gli uomini e si batterà a favore dei diritti e per l'emancipazione delle donne....non so se me spiego».
E anche i figli, che ormai vivono lontani, ogni tanto tornano a casa. Succede così con Marco (Matteo Branciamore), che torna per stare vicino a Francesco (Alessandro Tersigni), il fidanzato di Alice, che in un momento di difficoltà trova la solidarietà di tutta la famiglia, tanto da sembrare un figlio acquisito. Come Annibale (Edoardo Pesce), il quarto fratello Cesaroni, nato dalla storia tra il padre Tiberio e la sua amante Norina. Annibale, un avvocato omosessuale legato a Luigi (Gianluca Gobbi) suo compagno nella vita e nel lavoro. Amendola ha appena terminato le riprese del terzo film da regista di Edoardo Leo 'Noi e la Giulià «Il titolo è provvisorio nel cast anche Anna Foglietta, Luca Argentero e Carlo Buccirosso. Edoardo è un artista a 360 gradi. Il film tratto dal romanzo di Fabio Bartolomei dovrebbe uscire in sala a gennaio. Poi a settembre io tornerò sul set per un altro progetto ma per scaramanzia non ne parlo devo firmare in questi giorni». Oggi riprende il campionato di Calcio come la vede la Roma? «Ecco anche qui tasto dolente sono mesi che ho smesso di affrontare il tema». Non è più tifoso? «No! Sono ancora più malato di prima, il problema è che in Italia se ne parla troppo e male e tutto viene strumentalizzato. Vediamo quello che succede con le società negli stadi, le partite vanno giocate poi fine del discorso..».