ROMA. Per il palermitano Vincenzo Amato, scultore residente da quando aveva 20 anni negli Usa, lanciato anche nella carriera da attore da Emanuele Crialese, ormai i set hollywoodiani sono più frequenti di quelli italiani. Un'eccezione è Vinodentro, il noir con venature fantasy e di
commedia diretto da Ferdinando Vicentini Orgnani, ispirato dal romanzo di Fabio Marcotto, in uscita l'11 settembre distribuito in 40 copie da Nomad. È inoltre nel cast del nuovo film di
Angelina Jolie, Unbroken, in arrivo in Italia il 29 gennaio. L'attrice-regista l'ha voluto nel ruolo del padre del protagonista della storia (vera), Louis Zamperini (interpretato da Jack O'Connell), atleta e eroe di guerra. «Angelina mi ha colpito molto, è una donna brillante e umile, zero comportamenti da diva sul set. Si è dimostrata un'artista generosa e un vulcano di idee, spesso le sue erano molto migliori delle mie sul personaggio» dice sorridendo Amato. In Vinodentro, girato a Trento, l'attore invece è Giovanni Cuttin, stimato e invidiato esperto di vino accusato dell«omicidio della moglie (Giovanna Mezzogiorno). Nel lungo interrogatorio con un commissario (Pietro Sermonti), prende forma il percorso faustiano compiuto da Giovanni, che da semplice bancario, dopo l'incontro con un misterioso professore (Lambert Wilson) e i suoi strani assistenti, scopre la seduzione del vino e quella che inizia a esercitare lui stesso sulle donne. Ma tutto ha un prezzo. "Mi è piaciuto molto questo ruolo perchè potevo interpretare due persone. Un impiegatino con le sue piccole cose, e dopo la trasformazione un grande bastardo di potere. Raramente un film ti dà questa possibilità". È stata una sfida per lui anche essere credibile come trentino: "Il regista era tranquillo ad affidarmi il personaggio quindi lo sono stato anch'io. Sono andato là un paio di mesi prima per catturare delle cose, e spero abbia funzionato. Poi mi sono detto che ci sono sempre tanti attori del nord che interpretano male i siciliani... questa da siciliano è la mia rivincita", scherza. Tornare a lavorare in Italia "mi piace sempre moltissimo. La differenza rispetto agli Stati Uniti è che là c'è più silenzio sul set, ma non ci si diverte. In Italia quando si gira c'è sempre casino, quando fai i primi piani senti magari dietro qualcuno che parla della Roma o della Lazio, c'è un'atmosfera fantastica. Quando torno a casa è come aver fatto una vacanza". Amato lo vedremo presto anche su Raiuno nella serie La catturandi ("faccio un super cattivo") ed ha in uscita negli Usa il gangster movie The wannabe di Nick Sandow, con Patricia Arquette, Michael Imperioli e la produzione esecutiva di Martin Scorsese. Nella scorsa stagione è stato anche fra gli interpreti di serie come Boardwalk Empire ed Elementary, dove l'ha diretto la coprotagonista di Jonny Lee Miller, Lucy Liu: "Amo essere diretto dalle donne, ci si sente più liberi, forse perchè non si sente la stessa competitività che scatta fra uomini".
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