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Lotta alla mafia, a Gela cittadinanza onoraria per tre persone

GELA. Il Comune di Gela conferisce la cittadinanza onoraria a tre simboli della legalità, che si sono contraddistinti nella lotta al racket delle estorsioni e ai quali, a distanza di 25 anni, la città riconosce l’attività svolta nel contrasto al pizzo e nella lotta a Stidda e Cosa nostra. Con una delibera del consiglio comunale, l’amministrazione comunale – su proposta del sindaco Domenico Messinese - ha conferito la cittadinanza onoraria all’ex commerciante Nino Miceli, all’imprenditore Salvatore Moncada e al colonnello dei Carabinieri, Mario Mettifogo. Miceli, ex titolare a Gela di una concessionaria d’auto, situata all’epoca in via Venezia, negli anni novanta, dopo aver subito molte minacce e l’incendio per ben due volte della sua attività commerciale, denunciò e fece arrestare i suoi estorsori.

Fu il primo commerciante a ribellarsi al pizzo. Oggi vive in una località segreta e ha cambiato identità. Amministra alcune aziende sequestrate ed esattamente come 25 anni fa, quando fu costretto a lasciare Gela, durante la notte, per aver denunciato i suoi estorsori, è rimasto in prima linea nella lotta alla mafia.

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