È stato arrestato domenica pomeriggio a Niscemi, il noto attivista Salvatore Vaccaro, di 65 anni, originario di Marianopoli, senza fissa dimora, in esecuzione a un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Gela.
Vaccaro deve scontare la pena di 16 mesi e 27 giorni di reclusione, inflittagli da tribunale di Gela, per reati commessi a Niscemi in occasione d’iniziative di protesta del movimento No Muos. La condanna riguarda un grave episodio di danneggiamento commesso da Vaccaro nel dicembre del 2014 quando, utilizzando un varco aperto nella recinzione esterna, si introdusse nella base militare della Marina statunitense in contrada Ulmo, e con un grosso masso danneggiò gravemente alcune delicate apparecchiature elettroniche, collocate all’interno di una stazione di comunicazione della base.
Vaccaro venne arrestato e posto agli arresti domiciliari presso la sede del Comitato No Muos, centro di Niscemi, ma evase pochi minuti dopo i domiciliari. Vaccaro venne nuovamente arrestato per evasione e fu trasferito al carcere di Gela. Dal 2013 il sessantacinquenne, nel contesto delle proteste No Muos, è stato arrestato molte volte in flagranza.
L’ordine di cattura eseguito domenica è stato emesso dalla Procura di Gela nel novembre del 2017, ma da quella data Vaccaro è sempre stato irreperibile. Il sessantacinquenne, sebbene residente a Torino, di fatto è senza fissa dimora ed è solito frequentare i centri sociali del Nord. Ha partecipato attivamente, infatti, alle proteste No Tav in Val di Susa.
La sua presenza a Niscemi era stata notata la mattina dello scorso 3 agosto, quando era stato visto all’interno del presidio No Muos di contrada Ulmo, dove si erano già radunati circa duecento partecipanti a un campeggio di protesta.
Nel corso delle varie manifestazioni negli anni passati, si sono registrati scontri con le forze dell’ordine e danneggiamenti alla struttura militare. Anche quest’anno sono stati realizzati alcuni tagli alla recinzione esterna della base e, nel corso del corteo svoltosi nel pomeriggio di sabato 4 agosto, un gruppo di attivisti ha tentato di tagliare la recinzione per entrare nella base.
I poliziotti della Digos, prevedendo la presenza di Vaccaro nei luoghi di svolgimento della manifestazione, hanno predisposto mirati servizi di osservazione fino al suo arresto avvenuto domenica. Vaccaro è stato protetto da un gruppo di attivisti e ha partecipato al corteo svoltosi sabato pomeriggio rifugiandosi poi all’interno del Presidio No Muos di contrada Ulmo, dove ha trascorso la notte.
Nel pomeriggio di domenica Vaccaro si è allontanato di corsa dalla struttura, dirigendosi in un bosco vicino, accompagnato da diversi attivisti. Gli agenti della Digos e del commissariato di Niscemi, con i militari del VI reggimento bersaglieri, di vigilanza alla struttura militare, hanno cinturato la zona boschiva e hanno individuato Vaccaro nascosto in mezzo alla folta vegetazione, a circa un chilometro di distanza dal presidio. L’uomo è stato arrestato, nonostante la presenza di quaranta attivisti schierati a sua protezione. Dopo l’adempimento delle formalità di rito, Vaccaro è stato trasferito nel carcere di Gela.
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