Caltanissetta

Venerdì 27 Giugno 2025

Anziani immobilizzati con il nastro adesivo, blitz in una casa di cura: tre arresti a San Cataldo

Una persona è stata arrestata e condotta in carcere e altre due sono state poste ai domiciliari da carabinieri della Tenenza di San Cataldo in esecuzione di un’ordinanza del gip di Caltanissetta nell’ambito di un’inchiesta del pool violenza di genere e domestica della Procura Nissena sulla gestione di una struttura socio-assistenziale per anziani dalla quale sarebbero emerse «gravissime condotte di maltrattamenti, di sequestri di persona nei confronti degli ospiti e di esercizio abusivo della professione». Le indagini si sono avvalse anche di intercettazioni ambientali e videoriprese che avrebbero fatto luce su «comportamenti vessatori, umilianti e maltrattanti da parte dell’amministratrice della struttura e di due collaboratori». In alcune circostanze, contesta la Procura di Caltanissetta, gli ospiti più fragili sarebbero stati «immobilizzati ai letti con mezzi di contenimento, legati con cinghie o con nastro adesivo alle sedie a rotelle, impedendo loro qualunque tipo di movimento». La gestione della struttura, che è stata sequestrata, è stata affidata a un amministratore giudiziario. Quella di oggi è la seconda ordinanza cautelare eseguita in sei mesi nella provincia di Caltanissetta per inchieste sulla gestione di strutture che accolgono persone anziane e fragili. Nella fase della esecuzione del provvedimento i carabinieri si sono avvalsi anche del contributo di militari dell’Arma del Nas e del Nil.

Gli arrestati

Sono tre gli arrestati della casa di riposo Villa Serena di San Cataldo accusati, a vario titolo, di sequestro di persona, maltrattamenti ai danni di anziani ed esercizio abusivo della professione. In carcere è stata condotta l’amministratrice della struttura Maria Magdalena Milu, originaria della Romania, 53 anni. Arresti domiciliari invece per due operatori: Mohammad El Karami, 38 anni, originario del Marocco e Maria Luisa Dal Cin, 56 anni. Sono difesi rispettivamente dagli avvocati Maria Giambra, Maria Francesca Assennato, Giuseppe Fussone e Alfredo Danesi.

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