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Cottone, dal Misilmeri alla Sancataldese: “Metteró il mio spirito imprenditoriale"

Il club Nisseno milita in serie D da diversi anni. Il proprietario della pizzeria La Braciera vorrebbe investire anche in un altro club

Antonio Cottone

Chiuso il capitolo Don Carlo Misilmeri, se n’è aperto un altro per l'imprenditore Antonio Cottone: la Sancataldese. Il club che milita in serie D da anni ormai, ha ufficializzato l’arrivo del nuovo investitore: “Andrà a rafforzare l’asset dirigenziale”, si legge nel comunicato. L’imprenditore, proprietario della pizzeria La Braciera a Palermo si è detto molto felice del suo nuovo incarico: “Affronterò questa avventura sempre con lo spirito imprenditoriale – ha raccontato a Gds.it -. Fare conoscere il marchio La Braciera in tutta la Sicilia è il mio obiettivo e aprire grandi opportunità che possono passare dal calcio, che come sappiamo è sempre ciò che dà più visibilità a livello sportivo tramite le sponsorizzazioni ovviamente, per fare conoscere il proprio marchio. La Sancataldese sta in D da anni e per me sarà una grossa occasione”.

Poi non svela il nome di un altro club che segue da vicino: “C’è un’altra ipotesi che seguo da molti anni e sono sani, l'ho potuto constatare. Hanno fatto percorsi di crescita importanti e non c'è cosa che conti di più". Antonio Cottone ha lasciato la Don Carlo Misilmeri giorni fa . L’ex presidente ha detto addio dopo 4 lunghi anni. “Mi sono sentito dire dalla società che non volevano andare in serie D”, ha ammesso ai microfoni di Gds.it. Con grande amarezza, il numero uno tra le altre di Fipe-Confcommercio Palermo, ha continuato a raccontare i motivi della separazione: “Dopo aver portato in 4 anni il Misilmeri da una piccola realtà del calcio siciliano ad una squadra che per due anni aveva fatto i playoff e ha disputato una finale di Coppa Italia regionale, con la squadra Juniores che ha vinto il campionato regionale, quando uno si vede bloccare tutti i progetti è chiaro che non si può andare avanti. Un addio amaro, sicuramente. Se non si voleva andare in serie D mi potevano avvisare 4 anni fa. Ognuno vive come vuole, ci mancherebbe: c’è chi è ambizioso e chi no, per carità”.

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