CALTANISSETTA. Una classe del Liceo Delle Scienze Umane "A. Manzoni" di Caltanissetta, formata da ben 42 alunni, di cui 4 disabili. A denunciare il fatto, oltre all'associazione "Rete degli Studenti Sicilia", è proprio la dirigente scolastica della stessa scuola, sbalordita dell'incredibile accaduto quanto perplessa della possibilità di assolvere gli obblighi didattici e formativi nella classe.
"E' chiaro che "diritto allo studio" non è una parola che passa dalla porta di una classe con 42 alunni - dice Andrea Manerchia, coordinatore regionale della Rete degli Studenti Medi Sicilia - è incredibile che succeda proprio in Sicilia, proprio in una regione come la Sicilia, che presenta un tasso di dispersione scolastica del 24,8%, con picchi del 29% e 30% nelle province più disagiate. Non è tollerabile, nel 2014, che uno studente debba essere trattato come un numero vuoto e grigio, come un pollo da infilare a forza in un pollaio. E' ora che si prendano scelte serie è coraggiose, che si investa seriamente sull'edilizia e si rivaluti la scuola oltre che come istituzione come spazio fisico".
La Rete degli studenti medi siciliani sottolinea la scarsa attenzione del governo sull'edilizia scolastica: "Il ministero della pubblica istruzione, di concerto con la Presidenza del consiglio, aveva annunciato a inizio estate un piano di risanamento edilizio per 1,5 miliardi per il territorio nazionale; poca cosa, visto che oltre il 60% delle scuole - secondo i dati di Legambiente - risale a prima del 1974, il 37,6% necessita di interventi di manutenzione urgente e il 38,4% si trova in aree a rischio".
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