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Lavori a Caltanissetta,
«Il basolato i primi di novembre»

I titolari dei negozi, nonostante i notevoli disagi, non demordono ed invitano i cittadini a fare ugualmente compere in centro storico: «Siamo cresciuti commercialmente qui - dicono - e non andremo mai via».

CALTANISSETTA. I primi di novembre - finalmente sarebbe il caso di dire - il corso Vittorio Emanuele comincerà a svelarsi ai nisseni con l'attesissima collocazione del basolato in pietra lavica in tutto milleduecento metri quadrati. La tabella di marcia preparata dall'impresa impegnata nella ripavimentazione dell'arteria più importante del capoluogo prevede per l'inizio del prossimo mese l'avvio della fase più delicata dell'intervento con la posa del basolato in uniformità con quanto già fatto - in anni precedenti - in piazza Garibaldi e corso Umberto.

Il progetto della "Grande Piazza" inizia a prendere sostanza ma in questa fase non si può certo cantare vittoria. Lo sanno benissimo i commercianti del centro storico penalizzati - crisi economica a parte - dalla prolungata chiusura dell'arteria oggi un immenso cantiere a cielo aperto dove transitare a piedi è davvero una impresa. Le passerelle collocate dopo lo smantellamento dei marciapiedi si rivelano sempre più precarie e per gli operatori la vita è quanto mai dura con il crollo verticale degli affari. Eppure lanciano messaggi positivi alla città per dire che sono sempre aperti e malgrado le evidenti difficoltà non mollano la presa.

«Siamo cresciuti commercialmente in centro storico e qui vogliamo restare» dicono in coro invitando i nisseni a non avere timori a scendere per fare acquisti in un centro storico dove le aree adibite a parcheggio non mancano. Ieri, però, a denti stretti hanno espresso qualche lamentele per il blocco dei lavori: il cantiere nei fine settimana (sabato e domenica) resta chiuso. E in tal senso avevano chiesto al sindaco di far pressioni sull'impresa per il raddoppio dei turni di lavoro e l'apertura dei cantieri anche nei festivi. Richieste che non hanno trovato accoglimento perché non previste nel contratto stipulato fra impresa e comune. La ditta di Favara che sta eseguendo i lavori, però, nei feriali marcia a tappe forzate.

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