CALTANISSETTA. Chi si aspettava di potere assistere, almeno nel periodo dei defunti, alla messa celebrata nella chiesa (ora ex) più antica della città è rimasto deluso. Dalla Regione il via libera all'utilizzo di Santa Maria degli Angeli chiesto dalla Soprintendenza non è arrivato, anzi gli uffici regionali hanno sollevato questioni su una parte di demanialità del monumentale complesso ancora di proprietà, sembra, della Curia. Ai problemi burocratici che ritardano l'attesissima apertura di questo bene restituito al suo originario splendore, si sommano adesso quelli legati alla sua sicurezza. L'ex chiesa e l'annesso convento benedettino, attigui al cimitero, sono nel cuore di una zona fra le più a rischio della città. E i ladri non si sono smentiti tentando, come hanno fatto qualche notte orsono, di scardinare una parte del convento. Non hanno avuto il tempo di introdursi perchè il sistema d'allarme li ha messi in fuga. «So perfettamente - ha dichiarato il soprintendente Lorenzo Guzzardi - che quella degli Angeli è una zona dove i furti, soprattutto al cimitero, sono frequentissimi. È una situazione che conoscevamo benissimo. In fase di restauro, però, abbiamo installato sofisticati sistemi collegati con la questura che danno ampia sicurezza. Ed ancora quasi ogni giorno personale della Soprintendenza è presente a Santa Maria degli Angeli per fare entrare aria in un edificio che meriterebbe di essere aperto immediatamente al pubblico perchè penso ne valga davvero la pena. Anche la presenza del nostro personale è un deterrente importante per prevenire questi gesti». ALTRE NOTIZIE SUL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA OGGI