CALTANISSETTA. Poliziotti e vigili urbani assieme per controlli congiunti a Pian del Lago dove i posteggiatori abusivi ormai occupano ogni spazio utile in prossimità del mercatino del sabato. Una piaga difficile ormai di arginare. In più di una circostanza le forze dell'ordine, ogni sabato, sono intervenute massicciamente per allontanare i posteggiatori improvvisati ma ogni tentativo si è risolto sistematicamente nel nulla. Ieri erano più di trenta a "presidiare" tutti gli spazi liberi del Palacannizzaro e del tratto di strada che fronteggia lo stadio "Tomaselli".
La musica però è cambiata. I controlli congiunti di poliziotti e vigili urbani hanno provocato un fuggi fuggi generale fra gli extracomunitari, ma una decina non hanno fatto in tempo ad allontanarsi e sono stati bloccati e condotti successivamente nel vicino campo d'accoglienza per immigrati di Pina del Lago per la completa identificazione e i rituali accertamenti amministrazione. Qualcuno ha esibito il permesso di soggiorno già scaduto mentre la posizione di altri è adesso al vaglio del'ufficio immigrazione della questura. Alla scena hanno assistito decine di visitatori del mercatino ai quali, poco prima, era stato chiesto di pagare il ticket - ovviamente non dovuto - per poter posteggiare le auto. Richiesta, a volte, accompagnate da velate minacce.
Una situazione che gli utenti del mercatino non riescono più a tollerare. I serrati servizi di ieri mattina hanno avuto l'effetto di liberare - seppure per qualche ora - spazi pubblici dove il posteggio è libero. Non appena poliziotti e vigili urbani hanno lasciato Pian del Lago i posteggiatori abusivi - quelli che erano riusciti a sfuggire ai controlli e a dileguarsi - sono tornati reiterando le richieste di denaro agli utenti del mercatino. Ogni sabato in questa zona quasi si gioca a "Guardie e Ladri", un gioco che impegna duramente le forze dell'ordine chiamate a garantire la regolarità dentro e fuori la sede storica della rassegna. Anche ieri gli ambulanti che si sono presentati al mercatino erano pochi. All'appello ne mancavano un centinaio che non hanno resistito al fascino di una concomitante fiera a Vittoria.
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