GELA. Il reato contestatogli si è prescritto e, così, scatta l’assoluzione per l’ex direttore della filiale di una banca a Caposoprano, G. S.. L’imputato era accusato di appropriazione indebita perché, stando ai magistrati della Procura, avrebbe approfittato dei conti corrente di molti clienti effettuando prelievi e trasferimenti esclusivamente a suo vantaggio. Alcuni degli ex correntisti si sono costituti parte civile con gli avvocati Riccardo Lana e Francesco Terrazzino.
I presunti ammanchi denunciati dai clienti sarebbero stati ingenti. A conclusione della sua requisitoria, il pubblico ministero Francesco Spataro aveva chiesto la condanna a due anni di reclusione. «Non c’è stata alcuna appropriazione indebita – ha spiegato invece in aula l’avvocato difensore, Giuseppe Fiorenza – mancano tutti i requisiti di queste accuse. Non si è mai trattato di operazioni finalizzate all’arricchimento del mio assistito ma solo di storni contabili successivamente chiariti. Questa vicenda non sarebbe neanche dovuta finire nelle aule penali ma rimanere in sede civile».
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