GELA. Il 75 per cento delle donne gelesi, intervistate in un sondaggio avviato dal settore ai Servizi Sociali, ha subito una violenza. E’ questo il dato allarmante, in linea con quello nazionale evidenziato ieri nei locali di palazzo Pignatelli in occasione della campagna del “Fiocco bianco”, che ha permesso all’amministrazione comunale di realizzare un progetto per l’attivazione di uno sportello per minori e donne vittime di violenza. “Fa vergogna non avere ancora un centro antiviolenza a Gela – sottolinea il procuratore Lucia Lotti – e costringere le vittime a recarsi presso le strutture di Catania o Messina. E’ un obbligo di legge il ruolo istituzionale del settore ai Servizi sociali. Con le scuole stiamo progettando una campagna per aprire il tribunale e consentire ai ragazzi di esprimersi sui toni della giustizia. Con l’Asp ci stiamo organizzando per redigere un protocollo comportamentale da sottoporre ai medici. Occorre allontanare gli autori delle violenze dalle vittime, siano esse donne, minori o omosessuali. La legge – continua il procuratore – prevede solo l’allontanamento temporaneo”. ALTRE NOTIZIE NELL'EDIZIONE DI CALTANISSETTA DEL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA