CALTANISSETTA. Mezz'ora di protesta. Tanto è bastato per mettere in ginocchio una città già pesantemente penalizzata dalla chiusura di altre strade del centro. A scendere per strada sono stati gli immigrati di una comunità ("Vivere Insieme") temporaneamente ospitata nell'edificio delle telecomunicazioni in fondo a via Niscemi. L'originaria destinazione dell'immenso stabile è stata però stravolta: una parte - quella che si affaccia su via Niscemi - è stata adibita a centro di permanenza temporanei per extracomunitaria, l'altra parte (via Vassallo) è sede di uffici della Forestale. Ieri mattina è esplosa la rabbia di una decina di stranieri, tutti di nazionalità, che hanno deciso in segno di protesta di bloccare il transito proprio nel tratto terminale di via Niscemi. Hanno anche messo di traverso due cassonetti della spazzatura e qualcuno si è pure abbassato i pantaloni mostrando gli attributi. Immediata la mobilitazione delle forze dell'ordine. Sul posto sono arrivati poliziotti e carabinieri, dirigenti dell'ufficio immigrazione della questura che hanno avviato una trattativa con i rivoltosi. A manifestare richiedenti asilo che hanno chiesto di essere sentiti dalla sezione istituita dalla Prefettura per l'esame delle richieste di protezione umanitaria. I rivoltosi attendono da mesi l'audizione e i ritardi li hanno spinti ad organizzare una protesta che, nei fatti, ha avuto pesantissimi riflessi sul traffico cittadino. ALTRE NOTIZIE SUL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA OGGI