CALTANISSETTA. Incastrato per due volte dall’etilometro. Che lo aveva riconosciuto semi brillo mentre era alla guida. E sull’onda di questa denuncia ha pure rischiato 20 giorni di carcere. Tanto chiedeva la procura. Ma alla fine è uscito indenne dal procedimento. Perchè il suo sarebbe un caso di «falsa positività». Protagonista della vicenda giudiziaria, per certi versi singolare, è un quarantacinquenne, Lorenzo L. (assistito dagli avvocati Davide Anzalone e Walter Petitto). Il giudice, accogliendola tesi della difesa, lo ha assolto perché «il fatto non sussiste». Tutto ha avuto inizio nel momento in cui, alle due del mattino, è stato fermato ad un posto di blocco mentre era alla guida della sua auto. Per due volte è stato sottoposto a prova dell'etilometro ed in entrambi i casi è risultato positivo. Nel secondo teste più che nel primo. A quel punto è scattata la denuncia, ma lui ha chiesto di essere trasferito in ospedale per sottoporsi a un prelievo ematico. E le stesse forze dell’ordine lo hanno accompagnato al nosocomio. Lì - erano già le cinque del mattino - dall’esame è emerso che la quantità di alcol nel sangue era pari a zero. Così da smentire le due letture all'etilometro. Per i medici è impossibile che in così poche ore si sia azzerato quel tasso alcolemico contestato. Da qui il verdetto assolutorio come falso positivo.