CALTANISSETTA. Ha riservato risvolti a dir poco sorprendenti un normale controllo della Polizia Stradale in un'arteria di grande traffico del capoluogo. A rimediare una denuncia penale è stato un architetto di 56 anni nel cui studio i poliziotti hanno sequestrato due computer e una pendrive e altra documentazione che dovrà adesso essere vagliata dagli investigatori. Al professionista vengono contestate le accuse di truffe e uso di atti falsi. La denuncia scaturisce da un controllo che gli uomini della polizia stradale diretta dal vicequestore aggiunto Maria Grazia Milli stavano effettuando in via Due Fontane. Ad un posto di blocco è stato fermato un ciclomotore Yamaha con a bordo due diciassettenni (il conducente peraltro non indossava il casco) e dal controllo è emerso che il tagliandino dell'assicurazione era falso. Negli uffici della Stradale è stato immediatamente convocato il padre di uno dei due minorenni il quale ha ammesso che il tagliandino era effettivamente falso e di averlo ricevuto, a titolo di cortesia, da un amico. Ed ha indicato l'architetto nel cui studio successivamente i poliziotti hanno eseguito una minuziosa perquisizione che ha portato al sequestro di una corposa documentazione.
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