CALTANISSETTA. Reparto strapieno a Rianimazione e pazienti ricoverati anche nelle sale operatorie per far fronte all’improvvisa emergenza scoppiata a inizio settimana all’ospedale Sant’Elia. L’accorgimento adottato dalla direzione e ovviamente a norma di legge, da comunque la misura di un ospedale sul punto di scoppiare dove ormai converge un’utenza vastissima. E Rianimazione con i suoi otto posti (più due, in caso di necessità) nei giorni scorsi ha dovuto utilizzare le sale operatorie dove sono stati ricoverati altri tre pazienti. Di questi, adesso, soltanto uno aspetta di essere trasferito, cosa che avverrà immediatamente, nelle prossime ore, quando si libererà il primo posto letto. L’emergenza comunque investe quasi tutte le divisioni del plesso ospedaliero, a partire ovviamente dal pronto soccorso dove le lancette dell’orologio sembrano essere tornate indietro di cinque mesi. In queste ultime settimane, infatti, i tempi di attesa sono nuovamente lievitati in maniera vertiginosa fino a raggiungere le otto ore per essere visitati. Ma cosa ancor più sconvolgente quello che sarebbe successo lunedì scorso, quando, a quanto pare, alcuni pazienti sarebbero rimasti in attesa alcune ore prima di poter essere registrati al Triage. Fatto non addebitabile di certo all’infermiere di turno quanto all’incredibile numero di utenti che ogni giorno, in buona percentuale anche dalle provincie di Agrigento ed Enna, si riversano all’ospedale Sant’Elia. ALTRE NOTIZIE SUL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA OGGI