CALTANISSETTA. Non ha colpe per la morte di un paziente. Un ex calciatore deceduto ancor prima di finire sotto i ferri. Durante le manovre di preparazione. Esce indenne dal procedimento l’anestesista Federico Zarcone (difeso dagli avvocati Marzia Maniscalco e Calogero Noto Millefiori) finito in giudizio per omicidio colposo. Quello dell'ex calciatore Giuseppe Donzella, entrato in come prima di sottoporsi ad un intervento correttivo al setto nasale, che non ha più subito. È poi deceduto, nell’ottobre di cinque anni fa, dopo tre settimane e mezzo di coma. Il pm Sofia Scapellato, ieri, ha proposto la condanna dell’imputato a 6 mesi. Richiesta a cui si sono associate le parti civili, ovvero i familiari della vittima (assistiti dagli avvocati Pietro Sorce e Roberta Donzella). Ma alla fine il giudice Marco Sabella ha assolto il professionista perchè «il fatto non costituisce reato». Ritenendo, sostanzialmente, che non vi sia stato nesso di casualità tra il suo intervento - che è stato successivo a quello di un suo collega che ha già patteggiato la pena - e il decesso, poi, dello sfortunato ex atleta. Vittima di un caso di malasanità che, però, non ha avuto ricadute sull’attuale imputato. Mentre un altro anestesista, colui che per primo è intervenuto sul paziente, ha già patteggiato la pena a un anno. ALTRE NOTIZIE SUL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA OGGI