RIESI. Sfuma per il Comune l’opportunità di rinegoziare mutui per il pagamento di debiti. La proposta di rinegoziazione di 8 mutui sino al 2044, avanzata dal sindaco Salvatore Chiantia e approvata dal Consiglio Comunale il 24 novembre del 2014, non è stata accolta dalla Cassa depositi e prestiti. Alla casella postale della società per azioni controllata dal Ministero dell’Economia e Finanze, la proposta è pervenuta dopo il 4 dicembre. Il personale del Comune il 28 novembre, ha inviato tramite raccomandata postale, il plico contenente la documentazione richiesta, così come previsto dalla circolare emanata dalla società il 7 novembre e nella quale si chiede agli Enti di trasmettere tutta la documentazione «in originale, a mezzo corriere, posta o consegna a mano», entro il 2 dicembre del 2014.
Indignato il sindaco Salvatore Chiantia, che parla di «iter burocratici antiquati» nell’era della digitalizzazione. «La manovra ci avrebbe consentito di usufruire di 200 mila euro all’anno – dice Chiantia -. È assurdo che nel 2015, mentre il Dipartimento della Funzione pubblica parla di trasmissione per via telematica, una società controllata da un Ministero ci invita a spedire documenti per posta o consegna a mano. I cittadini sono obbligati ad usare la Pec e la Cassa depositi continua ad utilizzare il cartaceo. Per riqualificare la zona Orto paghiamo un mutuo ma non possiamo usufruire delle risorse e avviare i lavori, a causa del patto di stabilità».
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