CALTANISSETTA. In quattro anni avrebbero messo a segno una montagna di truffe ai danni di società finanziarie. Una sessantina e forse più le frodi consumate. Tirando ”bidoni” per un totale di oltre 165 mila euro ai danni di quattro società di fido. Acquistando merce di ogni tipo con finanziamenti ottenuti attraverso documenti taroccati. La sospetta ”fabbrica dell’imbroglio” è stata scoperta dai carabinieri, sotto il coordinamento del sostituto procuratore Luigi Leghissa. E tra le pieghe dell’inchiesta ribattezzata «Friends», a conclusione delle indagini, sono stati emessi otto avvisi di garanzia per le ipotesi, a vario titolo, di associazione a delinquere, sostituzione di persona e falso materiale commesso da privato. Ipotesi di reato che pendono sui nisseni Eugenio Amico, 56 anni, Michele Giarratana di 40 anni, Rosario Guarnaccia, 46 anni, Giuseppina Annatelli di 44, il 38enne di San Cataldo, Salvatore Faulisi (assistiti dagli avvocati Giuseppe Dacquì, Boris Pastorello, Giacomo Vitello, Gianluca Amico ed Alberto Salpietro), il palermitano Raffaele Ziino di 51 anni ed i tunisini Moez Abed di 34 anni domiciliato a Canicattì e Hamdi Makrem, 32 anni, residente ad Agrigento. ALTRE NOTIZIE SUL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA OGGI