CALTANISSETTA. È scartabellando una montagna di documentazione che sono saltate fuori altre truffe ai danni di società finanziarie. Qualcosa come 100 e sempre consumate tra il 2009 e il 2013 acquistando merce di ogni tipo, sia in negozi del Nisseno che altrove, per un valore di oltre 160 mila euro. ”Frodi” che fanno il paio con quelle smascherate pochi giorni fa dai carabinieri e che hanno già fatto scattare otto denunce. Altri tredici avvisi di garanzia sono stati notificati nelle ultime ore sull’onda della seconda tranche dell’inchiesta «Friends». Un quattordicesimo indagato, nel frattempo, è deceduto.
Al centro di un dossier della procura sono finiti i nomi del quarantacinquenne Giovanni Di Girolamo alias «Castrenze» - da lui sarebbero partite le indagini che poi hanno squarciato i veli sul presunto giro di truffe - Luigi Michele Geraci di 33 anni, Salvatore Calà di 60, Marco Cicardo, 26 anni e che fino ad ora non aveva avuto grane, Fabio Danilo Cavallaro di 35 anni, Rossana Mirisola di 26 e anch’ella dal passato lindo, Marco Bellomo 44 anni ribattezzato «lo squalo», Marcello Tortorici di 43 anni, Calogero Guarnaccia, 24 anni, Michele Massimo Guarino di 41 anni, Claudio Michele Maccaronio di 29 anni, Ivano Andolina, 38 anni e Giuseppe Salerno di 50. Tutti finiti al centro delle indagine dei carabinieri della Compagnia, guidati dal capitano Domenico Dente, sotto il coordinamento del sostituto procuratore Luigi Leghissa. Ai tredici la procura contesta adesso le ipotesi, aggravate e in concorso, di sostituzione di persona, falso materiale commesso da privato, falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico, truffa e violazione al codice in materia di protezione dei dati personali e trattamento illecito di dati personali.
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