CALTANISSETTA. E' facendo leva sulla più che veneranda età della sua ”preda”, sui suoi ricordi un po’ sbiaditi, e sul suo bisogno di assistenza per i suoi gli acciacchi, che sarebbe riuscito nel suo piano. Quello di conquistare la fiducia di un anziano possidente, per poi farsi nominare erede di tutti i suoi averi. In barba ai veri parenti che, però, non sono rimasti alla finestra a guardare e si sono rivolti alla magistratura. Così da trascinare sotto accusa il sospetto impostor e. Il nisseno cinquantreenne Giuseppe C. (difeso dall’avvocato Salvatore Vizzini) a carico del quale sono stati ipotizzati i reati di estorsione e truffa. Che si sareb bero consumati ai danni della buonanima, un benestante imprenditoreimprenditiore agricolo di Riesi, l’ottantacinquenne G.B., poi deceduto. E che s’è reso conto che vi sareb be stato qualcosa di storto in tutta quella storia, quando ormai era troppo tardi. Sì perché s’è presentato ai carabinieri, per denunciarlo, quando l’atto di donazione a suo favore era già stato firmato. E, peraltro, poco tempo dopo è deceduto. Ma poi sono stati i suoi veri parenti a proseguire. Anzi a ad aprire, quella battaglia giudiziaria ancora tutta da affrontare .
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