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Chiusi altri quattro lavaggi irregolari a Caltanissetta

A tutti viene contestato l'irregolare smaltimento dei reflui prodotti dagli impianti che sarebbe avvenuto in assenza della prescritta autorizzazione

CALTANISSETTA. Quattro informazioni di garanzia sono state notificate ad altrettanti lavaggisti nisseni nell'ambito di una inchiesta della Procura. Contestualmente è scattato il sequestro degli impianti disposto dal Gip. A tutti viene contestato l'irregolare smaltimento dei reflui prodotti dagli impianti di autolavaggio avvenuto in assenza della prescritta autorizzazione. Per la Procura gli scarichi sono da considerarsi industriali e non civili e dovrebbero essere immessi nella pubblica fognatura secondo procedure e autorizzazioni rilasciate dagli enti preposti (Caltaqua e Comune).

Ieri gli uomini della sezione Ambiente e Sanità che conducono le indagini hanno notificato gli avvisi di garanzia a D.G. 58 anni, P.R. 77 anni, A.M. 35 anni ed M.A.C trentunenne, tutti titolari di impianti dislocati in vari punti della città. Si aggiungono agli altri della scorsa settimana con contestuale sequestro e chiusura dell'attività. Erano undici ed hanno impugnato il provvedimento con ricorso che stamattina passerà al vaglio del tribunale del riesame: sono assistiti dagli avvocati Giuseppe Panepinto, Giovanna Floridia, Maria Giambra, Angelo Tornabene, Giuseppe Dacquì, Marcello Spiaggia, Valentina Fiorenza. Con il ricorso chiedono la revoca del provvedimento di sequestro del Gip e la contestuale riapertura degli impianti. Per loro, come hanno prospettato in Prefettura al capo di gabinetto Emilia Borbone, la prolungata chiusura sta avendo pesanti ripercussioni sul piano economico".

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