CALTANISSETTA. I residenti di contrada Gibil Habib (e dintorni) tornano alla carica per fare arrivare anche in queste periferie la rete metanifera. Per il comitato di zona, fra i primi a sorgere in città, è l'ennesima battaglia finalizzata ad ottenere un servizio di cui la contrada è priva. A Gibil Habib non c'è acqua e le strade ormai sono ridotte a mulattiere. Per le ottocento famiglie della zona (altre dieci contrade, a sud dell'abitato) viverci diventa sempre più problematico specie nei mesi invernali.
In estate i residenti in un'assemblea, alla quale avevano partecipato sindaco e assessori nonchè rappresentanti della società che gestisce la rete metanifera, avevano chiesto ufficialmente la collocazione delle condotte per due chilometri trecento metri (ovvero da Gibil Habib a Iuculia) ma la società aveva fissato paletti ben precisi: o si trova, era stato detto, almeno un utente ogni venti metri oppure non se ne fa nulla. Sucessivamente erano stati realizzati trecento metri di condotta. Poi lo stop. Adesso la soglia è stata elevata a trenta metri, ma le difficoltà restano intatte e ieri a Gibil Habib, su sollecitazione del comitato di zona, sono arrivati nuovamente i tecnici per visionare il tracciato e abbozzare un progetto che potrà trovare pratica attuazione solo se si troveranno famiglie (a distanza di trenta metri l'una dall'altra) disponibili ad allacciarsi alla rete. Intanto la realizzazione dei primi trecento metri ha provocato danni alla strada.
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