CALTANISSETTA. Buche ovunque. Più che strade sembrano percorsi di guerra quelli che gli automobilisti sono costretti a percorrere nel capoluogo dove praticamente non c'è più una via degna di essere chiamata tale. Mulattiere vere e proprie, cosparse di fossi profondi e pieni d'acqua, trappole autentiche per passanti e per le auto in transito. Una situazione già al limite della tollerabilità ingigantita dalla pioggia battente degli ultimi giorni che ha allargato ancor di più quelle che erano buche di modeste dimensioni fino a trasformarle in piccole voragini piene di insidie e di pericoli. Indignati - e a ragion vedute - gli automobilisti obbligati ad autentiche gimkane per scansare le buche - a centinaia - che costellano la rete viaria urbana ormai totalmente distrutta.
Il maltempo ha recitato un ruolo non secondario in questo disastro, ma lo stato di degrado in cui versavano le nostre strade era già noto da tempo e aveva provocato proteste a raffica. Proteste che da domenica vengono convogliate - e non potrebbe essere altrimenti - al centralino della polizia municipale. E i vigili non possono fare altro che raccogliere le segnalazioni e inviarle via fax all'ufficio tecnico. Le segnalazioni arrivano da ogni angolo della città, viale Monaco, via Turati, via Calcare, via Rochester, viale Candura, corso Umberto (parte alta), via Vespri, via Firrio, via Salvati) ma anche da viale Trieste e viale della Regione. Impossibile contarle. Non esistono più strade al riparo dal fenomeno, ovunque pozzanghere e buche. Un panorama indistinto al quale il Comune sta tentando - forse tardivamente - di porre rimedio con la solita operazione-rattoppo sulla cui riuscita è lecito avanzare qualche riserva in considerazione del brutto tempo che difficilmente consente al bitume di fare presa sull'asfalto bagnato.
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