NISCEMI. Penosa odissea di un paziente niscemese colto da emorragia cerebrale, costretto ad attendere per ore l'eliambulanza che non arriva. Alla fine i sanitari del Basarocco decidono di trasferirlo presso un ospedale di Palermo, dove giunge a bordo di un'ambulanza dopo un viaggio lungo circa 200 chilometri. Furibondo il sindaco di Niscemi Francesco La Rosa, che annuncia: "Adesso basta con la malasanità, è ora di finirla! Con la giunta adotteremo decisioni forti". L'amara vicenda inizia la notte scorsa, quando al pronto soccorso dell'ospedale cittadino viene portato un uomo, E.C., 49 anni, con un’emorragia cerebrale in atto, provocata da aneurisma. I sanitari del Suor Cecilia Basarocco lo prendono in cura e cercano di stabilizzare l'ammalato, mentre nel frattempo scatta l'emergenza per cercare un posto disponibile presso il reparto di rianimazione di uno degli ospedali metropolitani di eccellenza dell'Isola. Una ricerca affannosa e complessa che dura tre ore. Alla fine, il posto libero si trova alla Terapia Intensiva del Civico di Palermo. Sembra tutto finalmente risolto. Si attende solo l'arrivo dell'elisoccorso per portare con celerità il paziente intubato al capoluogo siciliano. Ma la fortuna non è dalle parte del povero ammalato. Dopo circa tre ore e mezzo dal lancio dell'emergenza, si apprende che a causa delle condizioni meteorologiche avverse l'elicottero del 118 non può alzarsi in volo. Così i medici del nosocomio niscemese prendono la drastica decisione di trasferire a Palermo il paziente, in condizioni di salute molto critiche, a bordo di un'ambulanza, tra le proteste e i sentimenti di rabbia dei familiari del povero ricoverato, i quali nella mattinata di ieri si sono recati dai carabinieri per denunciare l'accaduto. L’uomo è ora ricoverato in gravi condizioni.