SAN CATALDO. È per una banale riparazione di un tetto che adesso rischia grosso: fino a un anno di pena detentiva e una barca di quattrini d’ammenda. Per una storia dai contorni anche un pò kafkiani. Tutto per quei lavori che banali lo sarebbero stati solo in apparenza. Perché un pensionato dopo averci rimesso pure un bel pò di soldi, sull’onda della denuncia presentata dal vicino, un ingegnere, è finito in guai giudiziari non da poco.
E nella vicenda sono entrati anche Comune di San Cataldo e Soprintendenza ai beni culturali. Così per un pensionato, Giuseppe F. (assistito dall’avvocato Raffaele Palermo) è scattata l’imputazione che gli fa rischiare una pena che va da sei mesi a un anno di reclusione e un’ammenda che oscilla da un minimo di 775 euro fino a un massimo di 38.000 euro. Un mucchio di soldi. Sullo sfondo della vicenda, sotto taluni aspetti anche singolare, v’è un rapporto di vicinato burrascoso.
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