GELA. Due casi di tubercolosi e un presunto caso di scarlattina mantengono alta la tensione in città sulle malattie infettive. Il rischio contagio potrebbe nascondersi nei luoghi pubblici con particolare riferimento alle scuole. Il caso di scarlattina interesserebbe una liceale che frequenta uno degli istituti della città. La ragazzina sarebbe in cura presso la propria abitazione, assistita dal medico di famiglia.
Il responsabile dell’ufficio Igiene del Distretto sanitario dell’Asp, Calogero Buttiglieri, getta acqua sul fuoco e invita alla prudenza. «Non è stato confermato alcun caso di scarlattina – assicura – Ci sono indagini in corso per verificare l’eventuale patologia. Non esistono, comunque, problemi di contagio. Nemmeno tra gli studenti. La cura avviene come se si trattasse di una banale tonsillite. Basta ricorrere all’antibiotico».
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