CALTANISSETTA. Otto richieste di condanna per estorsioni sotto l’ombra di Cosa nostra. Le ha proposte ieri il pm Stefano Luciani per l’inchiesta su mafia e appalti della Squadra mobile ribattezzata «Colpo di Grazia» e che in questo troncone processuale vede otto imputati le cui posizioni si sono scisse da altre quattro per le diverse scelte processuali. Se in otto hanno optato per il rito abbreviato, condizionato o “secco” che sia, gli altri hanno già raggiunto un’intesa di massima con la Procura per il patteggiamento della pena. Il rito alternativo (abbreviato) è stato chiesto dall’imprenditore Calogero Failla (difeso dall’avvocato Diego Perricone) sul quale pende una richiesta di 8 anni e 1.800 euro di multa per un procedimento che ha subordinato alla produzione della sentenza di assoluzione che è stata pronunciata nei suoi confronti, nel primo grado del giudizio nel procedimento «Redde rationem» incentrato pure questo su mafia e appalti